ma poi è proprio obbligatorio essere qualcuno ?
(ugo tognazzi - amici miei, atto I)
giovanni nasce (1964) in una città a caso (bari), sotto il segno dell’acquario.
sin da piccolo è un continuo girovagare su e giù per l’italia. tanti luoghi, molti volti, poche certezze, contesti nuovi e sempre diversi che si susseguono, una raccolta di ricordi sbiaditi.
all’età di diciotto anni prova a dare una direzione alla sua vita ed entra nell'accademia militare di modena. una scelta forte, radicale ma non l’ultima.
è qui, lontano da tutto e quando tutto sta cambiando, che sente dentro la necessità di fissare situazioni, persone, luoghi, il suo quotidiano, e di provare a mettere ordine. ossessionato dal tempo che scorre e la memoria degli accadimenti con esso, decide sia arrivato il momento per iniziare a ricevere fotografie.
le sue prime immagini sono prelievi dalla vita in accademia, paesaggi della bassa modenese. istantanee, personali vedute o, come le chiama lui, cose minime, che descrivono in maniera semplice del legame che unisce i luoghi alle persone.
nel tempo, come naturale che sia, molte cose sono cambiate ma giovanni non ha mai mutato il suo sguardo, mai affrettato e, soprattutto, libero da vincoli e inganni, preferendo agli effetti speciali il gusto di lasciarsi sorprendere dalla straordinaria banalità del quotidiano.
guendalina
(ritratto di salvatore picciuto)
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