#30

cos'è un ricordo



ogni fotografia mette in salvo qualcosa di transitorio, in qualche modo rappresenta una traccia dell'esserci stato, fragili frammenti di mondo che, se tutto va bene, infine mutano in memoria.
il casuale incontro con queste immagini, recuperate da un cassonetto della spazzatura, mi ha stimolato non solo ad osservare lentamente e senza pregiudizi (un utile esercizio che ogni tanto varrebbe la pena praticare), ma anche a considerare come delle fotografie deprivate di qualsiasi aggancio emotivo, non lasciano solo spazio a congetture sulla vita di chi le ha scattate o di coloro che vi sono ritratti, ma aggiungono un ulteriore strato di complessità.
ecco che ho deciso di ricomporre queste tracce (attraverso un’immaginaria sequenza cronologica), solo quando ho capito che, più importante di perdermi in divagazioni sulle circostanze che hanno portato a questo estremo, forse necessario, rifiuto del ricordo, era essenziale invece fermarmi a riflettere sulla molteplicità delle dimensioni delle esistenze individuali e su come spesso, con una buona dose di iattanza e cinica disinvoltura, pretendiamo di giudicare le scelte delle persone.

castellammare di stabia, 30 settembre 2006
(luogo e data del rinvenimento)

benevento, 23 gennaio 2024
(luogo e data della rinascita)

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